CERIGNOLA – Un incendio, pochi minuti per cancellare tante storie di lavoro e progetti. L’episodio del Palazzo Lelli lascia momentaneamente senza casa 20 famiglie cerignolane a cui va la nostra solidarietà incondizionata. Ma, ora, chi ha potere coordini il piano d’emergenza. Gli altri si astengano da strumentali e fuorvianti polemiche.
Le fiamme divampate 2 giorni fa in Viale Usa richiedono l’intervento dell’autorità locale. In seconda battuta c’è il Prefetto di Foggia e dopo anche la Regione Puglia. Senza dimenticare l’Asl, se è vero che l’inverno mal si concilia con le notti senza un tetto per bambini, anziani e malati presenti in quei 20 nuclei familiari. Scuole, palestre e strutture disponibili possono fare al caso, con la collaborazione necessaria anche del volontariato locale.
Quindi, se i commissari prefettizi non hanno ancora provveduto ad organizzare un piano di accoglienza per gli “sfollati”, lo facciano subito o altrimenti lo faccia chi è al gradino superiore.
Dispiace constatare come certa bieca propaganda colga l’occasione per rimpiangere il sindaco deposto per infiltrazioni mafiose, additando i 3 commissari, dimenticando il perché ora qui ci sono loro e non più un sindaco. Per fortuna le istituzioni ci sono e confidiamo che già nelle prossime ore provvedano a dare una sistemazione a quella gente, già provata dal dolore di aver visto bruciare casa propria.