CERIGNOLA – Una manifestazione ricca di emozioni, di spunti di riflessione, di messaggi inequivocabili: a LaboratorioSUD lo scorso weekend sfila la Cerignola che vuole confrontarsi sui temi e lo sa fare nel rispetto reciproco, senza l’odio sociale di questi ultimi anni. E gli argomenti non mancano: legalità e ambiente su tutti. E ancora, agricoltura, imprenditoria, promozione dei prodotti, cultura, educazione civica. LaboratorioSud centra gli obiettivi della vigilia: Fratelli d’Italia riprende la tradizione cara alla destra cerignolana e pugliese, grazie all’impegno del gruppo militante. E lo fa con un a 2 giorni di confronto, discussione e proposte. E va oltre se stessa, col primo esempio di forum politico di alto livello negli ultimi 3 anni, capace di portare a Cerignola ospiti illustri da tutt’Italia. Dal Commissariato di I livello per la Polizia, al Museo permanente a Palazzo Carmelo, passando per la fiera internazionale di Olivitaly, fino alla riscoperta del Borgo Antico. L’evento regionale organizzato dai meloniani cerignolani a Palazzo Pavoncelli (messo a disposizione dall’atelier Maria Luisa boutique) è questo: partecipazione quantitativa e qualitativa. E un’amara certezza con cui confrontarsi: “la mafia controlla i gangli vitali dell’economia”. Parola di magistrato.
#OBIETTIVO2020 – IDEE E PROGRAMMI, PRIMA DI TUTTO | Nel primo convegno inaugurale del sabato pomeriggio (#Obiettivo2020 – programmi e idee, prima di tutto) oltre alla presentazione del coordinatore cittadino e componente dell’Assemblea nazionale, Gianvito Casarella, Fdi delinea le proposte con Francesca Marino, Arcangelo Marro, Laura Raffaeli, Ignazio Abatino. A completare l’esposizione delle prime idee della Fiamma per Cerignola, l’ambizioso progetto per Piazza Duomo di Francesco Clori. Non solo Fratelli d’Italia, però: ad esprimere apprezzamento e integrare la discussione, Italia Buttiglione (Movimento per la vita), Fabio D’Imperio (Ambientiamo), Pio Mirra (dirigente dell’Agrario Pavoncelli) il civico Francesco Disanto, l’ex sindaco Antonio Giannatempo, il leghista Salvatore Zamparese ed il forzista Antonio Grillo, altri rappresentanti presenti di movimenti e partiti. Non è mancato il Partito Democratico, con il consigliere Daniele Dalessandro. Un’apertura che non ha sicuramente il sapore del percorso unico elettorale ma che traccia le basi per un confronto leale e sereno a cominciare dai temi e dalla conoscenza delle reali esigenze del territorio.
PRIORITÀ E TERRITORIO – LINGUAGGI DELLA POLITICA DI PERIFERIA | A seguire, cultura e linguaggi con Andrea Volpi (consigliere della città metropolitana di Roma e autore di “Provincia Italia”), Nuccio Bovalino (docente universitario e autore di “Imagocrazia”), il neo coordinatore e consigliere regionale Erio Congedo, il deputato e responsabile del Mezzogiorno Marcello Gemmato. La politica cambia, cambiano gli approcci con la gente. Occorre essere leali e competenti per distinguersi dal marasma di bufale, specie online.
IMPRENDITORIA E TURISMO – SUD OPEROSO E LEGALITÀ | Domenica mattina, di scena l’imprenditoria (con la presenza di Onofrio Giuliano, Gal Tavoliere) e la legalità (il magistrato Francesco Bonito), e ancora il coordinatore provinciale di Fdi Giandonato La Salandra, il sindaco di Trinitapoli Francesco di Feo ed il deputato meloniano Giovanni Donzelli. Il primo cittadino casalino di Feo pone l’accento su una gestione dei rifiuti infarcita di scarsa trasparenza, che ha penalizzato servizi e tasche nei 9 Comuni. Tardivo il sì al VI lotto di discarica, dopo che Sia Srl è finita sull’orlo del baratro, secondo una regia precisa. Ma è Bonito a scuotere la platea presente e gli spettatori in streaming Facebook: “Sono preoccupato per la mia città”, rivela l’ex deputato Ds. Per il cassazionista esiste una piccola criminalità organizzata, altrettanto temibile, che “incide sulla vita e sulla economia delle nostre terre”. E che sarebbe per Bonito “la più pericolosa degli ultimi 150 anni”. Prima si conoscevano i capibanda, dediti a estorsioni, prostituzione, contrabbando e droga. “Oggi – spiega il giudice alla giornalista Antonella Caruso – abbiamo pericolosi mafiosi che impediscono il progresso economico della città”. Dal generale, al particolare: “Qui abbiamo avuto degenerazioni mai avute né coi comunisti né con la destra: oggi registriamo una interdittiva prefettizia per ragioni di mafia. Sono pericolosi campanelli d’allarme che non vanno trascurati. È difficile non sentire l’odore nauseabondo di chi si sta inserendo nei gangli vitali dell’economia. Prima la mafia storica eleggeva, oggi la mafia comanda”. E LaboratorioSud si chiude così, con la certezza di aver discusso senza timori e sulla realtà del territorio, la stessa dalla quale chiunque vorrà candidarsi dovrà fornire all’elettorato risposte e programmi seri e circostanziati.