CERIGNOLA – «Ora è tempo di toni pacati e riflessioni guardando al futuro, senza pensare a candidati e candidature». Antonio Giannatempo, sindaco di Cerignola per 10 anni (2000/2005 e 2010/2015), commenta lo scioglimento dell’amministrazione di Franco Metta per infiltrazioni mafiose, il 10 ottobre.
Giannatempo ricorda come la campagna elettorale sia lontana almeno 18 mesi: «Oggi, alla luce di quel che è accaduto e che ancora accade, è tempo di riflettere, riordinare, ricostruire. Riflettere certo sui motivi che hanno portato al commissariamento, ma anche riflettere su un modo di far politica che è teso solo ad alimentare la rabbia di fasce della popolazione. Non giova assumere atteggiamenti da impuniti, con autocelebrazioni inutili e infantili, né insultare chiunque».
Per Giannatempo, non esistono uomini della provvidenza, insomma: anzi, il delirio di onnipotenza è per il ginecologo l’anticamera di infiltrazioni malavitose nella vita pubblica. «Spetterà ai commissari, cui va il mio augurio di buon lavoro, capire e sciogliere questi dubbi e queste contaminazioni – osserva – . alla parte sana della città spetta ora il compito di ricostruire, chiamando al servizio della città donne e uomini che già oggi vivono un impegno civile e civico nelle associazioni, nelle professioni, nell’imprenditoria e nei molti luoghi pubblici che animano Cerignola».
Le ferite restano, come la perdita imminente degli impianti di Forcone Cafiero, il rischio di fallimento di Sia Srl (con 200 dipendenti a cui pensare) e la Tari schizzata del 61% in 2 anni: «Aumentare le tasse sui rifiuti per incrociare i guantoni con la regione Puglia significa utilizzare i cittadini, non servirli».
Giannatempo non si illude che la popolazione realizzi subito cosa realmente è accaduto: «Tutti noi che viviamo l’impegno in politica come servizio abbiamo il dovere della pazienza. Tra un anno e mezzo o quando sarà le forze politiche presenti in città, ma soprattutto le forze che allora saranno protagoniste della scena e che avranno consolidato un reale rapporto con l’elettorato , anche durante le prossime scadenze elettorali. saranno certamente in grado di trovare le soluzioni migliori per un governo cittadino serio, preparato, capace e soprattutto condiviso».
Le potenzialità per ricostruire ci sono tutte: «Ripartiamo da legalità e sviluppo – conclude l’ex sindaco – noi spetta il compito di difenderla e di riportarla sul terreno della legalità e dello sviluppo. In buona sostanza e con tanta pazienza, ma anche con tanta fiducia nelle persone e nel futuro, dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e lavorare per la nostra amata città».