Più tasse ai cittadini, a fronte di servizi inesistenti. Questo è il dramma legato all’amministrazione Metta, prodiga di rotatorie, proclami, impulsi privati senza visione politica. Franco Metta non sarà ricordato per un palasport costruito tra tante ombre o per il Mc Donald’s (che è iniziativa privata su suoli privati).
Il nome dell’avvocato delle strisce sarà legato per sempre all’immondizia per strada nell’estate 2018, all’interporto invaso da rifiuti e animali di ogni genere. E soprattutto per il dissanguamento dei cittadini, che in 3 anni hanno avuto un incremento Tari del 61%.
Oggi il sindaco spiega perché costa tanto raccogliere e trasferire rifiuti: perché dobbiamo portarli a Massafra. E perché non qui? Perché lui disse no al VI lotto a Forcone Cafiero, dove la nostra Sia gestiva un impianto dalle enormi potenzialità.
Era tutto previsto nell’Aia 66/2014 che Metta ha trovato in regalo al suo insediamento nel 2015. Sarebbe bastato attuarla. E invece no… Frattanto abbiamo perso anche l’Aia, la possibilità di costruzione del VI lotto di discarica (e messa in sicurezza del V), avvio della biostabilizzazione e del compostaggio. Insomma, soldi che sarebbero entrati a Sia Srl, che avrebbero fatto pagare meno i cittadini. Ma Metta non l’ha fatto. È lui l’unico colpevole. Il perché lo dica lui, se per errore o per strategia…
La Regione Puglia dal 2017 ha privato Sia dell’Aia: niente impianti, niente introiti ma soltanto spese (per lo più stipendi). Così, la Srl coi 300 dipendenti dei 9 Comuni è con le carte in tribunale, aspettando di conoscere il proprio destino, quasi un fallimento programmato.
E chi ha fatto questo regalo? Lui…
Quanto alle biocelle, al compostaggio (ed al VI lotto) ora è tutto in mano ad Aseco e non più a Sia: saremo ospiti a casa nostra, a caro prezzo.
Intanto però portiamo i nostri rifiuti a spasso per la Regione, con costi crescenti, anche perché poi la continua “emergenza” ha dato vita al business dei siti di trasferenza: altri costi per le nostre tasche. E non è finita…