di ARCANGELO MARRO (dirigente provinciale Fratelli d’Italia-An)
CERIGNOLA – “Che c…o dovete imparare a sta scuola agraria che vi servono 22 ettari di terreno, non potete imparare le stesse cose su 20 ettari?”. Così il sindaco Franco Metta, domenica scorsa durante un comizio, a proposito delle alienazioni dei suoli dell’Agrario “Giuseppe Pavoncelli”. E si ignora tutt’ora il tradimento culturale alla città, che sarebbe stato evitabilissimo con lo stesso risultato in termini pratici.
Supermarket e palasport altrove non sarebbero stati utopia, eppure ci si fa anche beffa della scuola danneggiata. E lo fa dopo mesi di critiche del mondo della scuola, dell’università, delle associazioni sindacali e che hanno avuto grande rilevanza nazionale con interrogazioni alla Camera dei deputati e al Senato per la difesa dello storico istituto.
TRADIMENTO ALLA RICERCA SCIENTIFICA A CERIGNOLA | Si progetta un nuovo palazzetto dello sport sui terreni del Pavoncelli, e, per la sua realizzazione, si vende un oliveto sperimentale, campo studio e ricerca dello stesso istituto. Parlavamo di tradimento alla città, alla sua storia, alle sue vocazioni ed alla sua cultura, oggi aggiungiamo: è un tradimento anche alla ricerca scientifica. Di queste ore, i risultati della ricerca della scuola in rete con l’Università di Bari e aziende leader del settore (come Bayer, Choncimer e Agromillora), condotti sull’oliveto da destinare a nuovi supermercati.
SÌ A SUPERMARKET E PALASPORT, MA NON A SPESE DELLA SCUOLA | “Signori io porto a Cerignola 3 milioni di lavori – afferma il sindaco – faccio una permuta, do un pezzo di terra a una persona che mi realizza un nuovo palazzetto. Io in cambio gli do 2 ettari per fare un investimento di tipo commerciale. Creo lavoro. Che cosa ci abbiamo rimesso?”. Ci abbiamo rimesso tanto. Se le Università, le aziende leader del settore collaborano con il “Pavoncelli”, se il 17 novembre nell’Auditorium intitolato alla benefattrice Marianna Manfredi erano presenti scuole e imprese di Puglia, Molise e Abruzzi, significa che il “Pavoncelli” è un centro nevralgico per la ricerca in campo agricolo. E se si premiano supermercati a svantaggio della scuola ci abbiamo rimesso ancora tanto in termini di educazione, istruzione e formazione.
Se la nostra economia non decolla è perché non crediamo nella nostra prima vocazione che resta agricola e agroalimentare.
IL SINDACO DIMENTICA CHE… | E quel benedetto supermercato avrebbe potuto avere diversa ubicazione. E il sindaco lo sa. Come anche il palasport: c’era già il progetto pronto. E anche questo sa il sindaco, che fin qui ha aperto cassetti e trovato progetti, tagliando nastri qui e là di progettualità precedenti, di cui si trova ad essere semplice continuatore.
DUE ETTARI DI BUON SENSO | Togliendo quei 2 ettari all’Agrario, ci abbiamo rimesso il senso della cosa pubblica e il rispetto della Legge. Per legge il Pavoncelli rientra nelle competenze della Provincia ai sensi dell’art.139 del D.Lgs 112/98. E sempre per legge un bando di gara può prevedere, a titolo di corrispettivo, beni immobili di proprietà dell’amministrazione aggiudicatrice, purché non assolvano più funzioni di pubblico interesse (ai sensi dell’art.191 del D.Lgs 57/2017). Ma il bene che Metta vuole permutare assolve pienamente alla funzione di pubblico interesse, in quanto parte dell’azienda agraria annessa all’istituto.
IN ATTESA DEL TAR | Restiamo in attesa dell’esito del ricorso al Tribunale amministrativo della Puglia, presentato dall’associazione Apulia Mater per l’annullamento della delibera di Consiglio comunale n. 55 del 25 luglio 2017, e di ogni altro atto correlato.
Eppure sarebbe bastato che l’amministrazione provinciale avesse esercitato le sue prerogative, in considerazione che per effetto della Legge 23/96 le scuole superiori e i loro beni fanno parte del patrimonio della Provincia stessa.