FOGGIA – “Leggo di circoli autodeterminati e di iscritti che si compiacciono di esserne stati nominati portavoce. Ricordo che per Statuto è il coordinatore provinciale ad indicare i portavoce cittadini e ad indicare le porzioni territoriali su approvazione del assemblea. Pensavamo di averlo chiarito ma occorre ripetersi perché i circoli territoriali nelle loro porzioni di territorio sono, come dice lo Statuto, gli unici titolari della rappresentanza politica sul territorio”. Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Giandonato La Salandra, torna sulla composizione dell’organigramma e dello scacchiere dei portavoce cittadini, dopo l’ufficializzazione di giovedì scorso e la confusione generata da fughe in avanti e reiterati tentativi “destabilizzanti” a proposito del circolo di Cerignola. “Nel Comune ofantino – ribadisce La Salandra – si riparte con Gianvito Casarella alla guida. È questa la mia scelta ponderata, che incontra l’approvazione del dirigente nazionale Mimmo Farina e dei miei colleghi di esecutivo provinciale. Altre soluzioni sono autonome ed illegittime. Pensavamo di averlo chiarito, ma evidentemente occorre ripetersi”.
Un gruppo di iscritti che fanno riferimento a Fabrizio Tatarella continua a ignorare le nomine dei giorni scorsi. “Sta accadendo ciò malgrado i chiarimenti – spiega La Salandra – che non esistono eredità da vantare in questo partito. E dispiace. Perché a Tatarella è stato chiesto di occuparsi della sua Fondazione culturale. Casarella invece si è subito detto disponibile a nominare un direttivo cittadino che comprenda le diverse anime. Ma tale disponibilità non ha incontrato leale accettazione dei fatti da parte di chi calpesta ancora oggi ogni disciplina di partito in nome di chissà quale principio. Il tutto, con la compiacenza di qualche operatore dell’informazione che prova a ingenerare ulteriori equivoci”.
Insomma, Fdi a Cerignola riparte da Casarella, 39enne bandiera della giovane destra per anni, consigliere plurisuffragato in 3 tornate a Cerignola e tra i più votati anche in Provincia nel 2014. “Con lui centriamo l’obiettivo della generazione Atreju – aggiunge il coordinatore del partito di Giorgia Meloni in Capitanata – della esperienza, della presentabilità e della trasparenza, del consenso e della linea chiara ed inequivocabile, perché la destra a Cerignola è all’opposizione senza se e senza ma”.
Cerignola è importante per gli equilibri dell’intera Capitanata: “Casarella è pronto a lavorare con chiunque abbia a cuore le sorti di Cerignola e del partito – conclude La Salandra – ma da questo momento non saranno perdonate ulteriori intemperanze da parte di soggetti indisciplinati ed autoreferenziali. Nei partiti funziona così. Nel nostro, a maggior ragione”.