Urbanistica, due parole sul Piano Urbanistico Generale

Comune, Udc bocciato anche dai giudici. Respinto il ricorso al Tar
10 Novembre 2014

Ieri durante l’approvazione definitiva del PUG in Consiglio Comunale, ho scelto di astenermi, andando contro l’opinione di tutti i consiglieri presenti che invece hanno votato favorevolmente.

Premetto che il PUG è uno strumento importantissimo, che definisce gli indirizzi di sviluppo della città ed il processo stesso, una volta innescato, è irreversibile ed i suoi effetti si manifestano per decenni.

Sono consapevole inoltre che il PUG sia uno strumento teso a fare ordine in quella che fino ad oggi è stata una situazione “semi-anarchica” e per nulla pianificata.

Potrei sembrare un bastian contrario, ma così non è, in realtà ci sono forti motivazioni che mi hanno indotto ad assumere questa posizione.

1) Il PUG è stato concepito in un momento storico, economico e sociale totalmente diverso da quello odierno.

2) L’analisi demografica è stata, giustamente, condotta su dati che vanno dal 1961 al 2007, non si è avuto la possibilità di considerare che proprio tra il 2008 ed il 2013 San Severo ha perso 1.200 abitanti ed è entrata in un trend fortemente decrescente.

3) Il tasso di abitazioni vuote, ad uso residenziale, è arrivato al 20 %, ma basterebbe guardarsi attorno per accorgersene.

4) Il numero di transazioni immobiliari è calato negli ultimi anni di quasi il 70%
Detto questo troverei più conveniente che il PUG fosse contestualizzato nello scenario odierno, scenario reale e nel quale ci troviamo, piuttosto che in quello concepito un decennio fa e totalmente surreale oggi.

Abbiamo aspettato tanto, oltre 20 anni, potremmo aspettare un altro po’ per avere qualcosa di più adeguato.

Dobbiamo capire che uno strumento non è la soluzione al problema, è e resta uno strumento e, solo se ben utilizzato, può avere ripercussioni positive sul territorio e sulla comunità. Non bisogna permettere che la speranza si trasformi in illusione.

 

PS | Sottolineo che: Aumentare l’estensione urbana implica un aumento dei costi di gestione della città (principalmente TASI – illuminazione, manutenzione stradale, servizi) e di conseguenza, a parità di popolazione, aumenta la tassazione pro capite. Peggiore sarebbe lo scenario se la popolazione dovesse diminuire così come previsto dai trend demografici.

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