CERIGNOLA – “Cerignola è di chi la rispetta”, recita con significato attualmente beffardo lo slogan su un muro del Palazzo di Città. Per questo oggi a perdere è Cerignola. Perchè frattanto vandalismo, inciviltà, ma anche incuria di cittadini ed istituzioni, pongono fine al salotto di Ambientiamo Cerignola. Così, dopo un esperimento di 2 anni e mezzo, con un’ordinanza il sindaco Franco Metta prende atto dello squallore creatosi e decide di sgomberare tutto. E di questo passo, potrebbe chiudere anche qualche altro posto, come Piazza dell’Unità d’Italia, la Palm Beach della Mezza luna.
IL SALOTTO ABBANDONATO | Il sindaco argomenta la fine del salotto, con lamentele dei cittadini che denunciano l’accumulo di rifiuti e macerie di devastazioni quotidiane. Tutto vero. Ma chi avrebbe dovuto evitarlo? Tutto accade sotto gli occhi delle telecamere della videosorveglianza tanto decantata, in una strada adiacente il Palazzo di Città. Sfugge quale sia la funzione delle telecamere se poi lì sotto accade di tutto e la soluzione trovata dall’amministrazione è la chiusura di quell’angolo di civiltà, tentativo di un associazione di educare i concittadini al bello, allo spazio comune. E con soldi privati, investiti da chi vuol crederci e ne ha il diritto.
CHIUDA ANCHE PALM BEACH ALLORA | Insomma, non si può evitare il problema, quindi lo si estirpa alla radice. Allora facciamo una segnalazione all’amministrazione: Piazza dell’Unità d’Italia, la Palm Beach per tutti, versa in uno stato di degrado altrettanto grave. Spaccio costante, verde non curato, immondizia ovunque. Persino l’acqua cristallina da grotte del Gargano, dopo qualche foto propagandistica, è tornata stagnante e putrida. Quanto alla palma… il giallo non denota ottima salute. E l’area del minibasket è devastata nella pavimentazione e ormai priva di entrambi i canestri. Che fare? Anche lì l’area è rigorosamente videosorvegliata, ma accade di tutto sempre. Si può intervenire? Non paiono essercene le condizioni. E allora? Il sindaco faccia come in Via dei Mille… un’ordinanza veloce veloce… e chiuda tutto. E a questo punto chiudiamo tutto. Chiudiamo la città, perché a parte l’autoreferenzialità arrogante sono tante le cose che non vanno.
LA SCONFITTA DELLA CIVILTÀ | Da un’istituzione ci si aspetta che dopo i tagli dei nastri si tuteli ciò che si va inaugurando. Che si preservi l’esistente. Non che si prenda atto della sconfitta istituzionale nell’eterna battaglia contro l’inciviltà. “Cerignola è di chi la rispetta”, sta scritto proprio lì. La si faccia rispettare, come si fa se non si rispetta la zona a traffico limitato, a suon di multe. E invece… via il salotto. Almeno si ricaverà qualche spazio in più per la sosta tariffata. E in quel caso le telecamere serviranno.